Era un autunno freddo e pulito, senza pioggia, con notti smaltate che mostravano la luna come un quadro d'autore appena fatto, e le foglie lungo i viali e nei sentieri e nei fossi di collina non erano ancora marcite, ma crocchiavano vive sotto i piedi.
Donne dei poveri le raccoglievano nei sacchi per l'inverno e i vecchi ricoverati dell'ospedale le schiacciavano nelle ceste, muovendosi artritici e gobbi nei fossi lungo il viale che da Bra porta alla Chiesa del miracolo.
Giovanni Arpino
da "Regina di cuoi" (Caffè Comino)