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Vinchio

Il paese sorge su un gruppo di colline tra Langhe e Monferrato sul lato destro del torrente Tiglione, e dal centro storico si può osservare un panorama spettacolare sulla successione di colli circostanti.

Paese dalle origini remote, in epoca romana passava per Vinchio la via Fulvia, e pare che il nome di Vinchio derivi da “viginti”, a significare la località posta a venti miglia dalla città romana di Alba Pompeia.

Nel 935 Aleramo sconfisse sul territorio vinchiese i Saraceni, e a ricordare la vicenda storica ogni primo sabato di Maggio il paese ospita tra le sue strada la Rievocazione storica di tale vittoria. Un toponimo del luogo, Bricco dei Saraceni, è rimasto a ricordare il loro passaggio.

L’imponente castello, costruito nel 1200, venne demolito nell’Ottocento. Ceduto ad Asti nel 1213, ne furono investiti gli Scarampi, i quali, tranne per il periodo visconteo-orleanese, lo tennero anche nei secoli successivi. Nel 1635 il castello fu assalito dal bandito Stefano Re. Passò ai Savoia nel 1736, seguendo quindi le sorti della casa reale.

Il paese presenta un’economia prevalentemente agricola e la coltura più diffusa è la vite. Si producono grandi vini: Barbera d’Asti, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Brachetto, Cortese, Chardonnay, Moscato. Degna di nota la coltivazione degli Asparagi Saraceni, che grazie alle caratteristiche del terreno risultano carnosi, saporitissimi, ricchi di qualità organolettiche.

Vinchio è inoltre un punto di partenza alla scoperta dei sentieri paesaggistici che serpeggiano tra le colline per giungere alla Riserva naturale della Val Sarmassa, che si estende per oltre 250 ettari. Tra le finalità della Riserva, la tutela e al miglioramento delle caratteristiche naturali e paesaggistiche dell'area, il recupero forestale e la fruizione del territorio a fini scientifici, culturali e ricreativi. Il nome Val Sarmassa deriva probabilmente da un antico stanziamento dei Sarmati, un popolo di origine orientale che popolaronole colonie dell'impero romano. La valle era già abitata dall'uomo preistorico, come testimoniano le asce litiche ritrovate a Serrocorta - Monte Mare.

Vinchio nelle parole di Davide Lajolo >

Paese natale di Davide Lajolo, Vinchio rappresentò un costante riferimento nella vita dello scrittore, un nido in cui trovare rifugio e serenità dal ritmo incessante degli impegni politici e letterari e dal caos cittadino: al paese Lajolo tornava a trascorrere tutte le festività. In ogni ritaglio di tempo si interessava delle questioni locali e amava passare le sue giornate a contatto con quell’umanità contadina celebrata nei racconti della raccolta I mè. Racconto senza fine tra Langa e Monferrato.


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