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Le colline di Mango sono sempre individuate anche a distanza da Fenoglio e rivestono un ruolo fondamentale nella sua rappresentazione del paesaggio delle Langhe.

Colline di Mango,

Guadagnò la breccia, s’inerpicò per il suo coloso sentiero e fu sulle falde della gigantesca, mammutica collina di Mango. Ondosamente incombevano su lui i boschi neri, come carboniosi, e gli aperti, sfuggenti prati, su alcuni dei quali stavano greggi al pascolo, apparentagli così alti ed immoti come una torma di massi erratici arrestati da una mano miracolosa a mezzo dei vertiginosi pendii. Riuscì dopo un’ora in cresta, nauseato di salire, offrendo il suo grim di sudore alla graziosa, femminina ventilazione della cresta.

Beppe Fenoglio
da "Il partigiano Johnny"





Il bricco Avene, un terrazzo da cui si può ammirare un paesaggio incredibilmente vasto, che nelle giornate terse spazia su buona parte dell’Italia Settentrionale.

Vista dal Bricco Avene, Mango,

Ettore si allontanava. Lo seguì con gli occhi, alla fine della discesa attaccava la prima rampa del Bricco d’Avene, con un passo sorridente. Era per Johnny un incanto sempreverde quello di un uomo che va solitario per le deserte colline, nei punti sommi la testa e le spalle erette nel cielo surdimensionato. Poi gli sparì di vista e allora Johnny riguardò in profondo, tra gli azzurrini vapori della lontananza, alla piana del Monferrato. Alla distanza, gli appariva come un’estiva marina appena appena bubbling sotto le punte della continua sparatoria.

Beppe Fenoglio
da "Il partigiano Johnny"




Il cocuzzolo di San Donato di Mango

Il cocuzzolo di S. Donato di Mango

Il panorama delle Langhe, dominato dall’alto cocuzzolo di S.Donato, era troppo accogliente e festoso. (…) Era un panorama che lui conosceva fin dalla nascita, ma gli sembrò del tutto nuovo, come sempre avviene con la patria del cuore.

Beppe Fenoglio
da "Ur partigiano Johnny, VII 2"