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Cortemilia

Il nome deriva da Cohors Aemilia, il presidio del console romano Emilio Scauro che qui si stabilì nel secondo secolo A.C.
Compresa nella concessione dell’imperatore Ottone I ad Aleramo nel 967, fu centro di un importante marchesato del Vasto e del Carretto: primo ad intitolarsene fu Bonifacio Minore nel 1142 ed ultimo fu Manfredo II che la cedette ai marchesi di Saluzzo nel 1322. Appartenne agli Scarampi di Asti e poi ai marchesi di Monferrato dal 1375 al 1615, quando fu unita al casato sabaudo sotto Carlo Emanuele I.
Il castello fu quasi completamente distrutto durante l’assedio spagnolo del 1635.
Tra gli edifici da visitare, quello più presente nel cuore dei cortemiliesi è la chiesa di S.Maria dell’Assunta, chiamata “La pieve”. La costruzione, di impianto romanico, risale al XIII secolo e la leggenda narra che sia stata fondata da S.Francesco d’Assisi nel 1213 nel suo viaggio verso la Francia.
Nella solatia cascina di Monteoliveto, che dall’alto dei terrazzamenti sovrasta la Pieve, ha sede l’ Ecomuseo regionale dei terrazzamenti e della vite dove si possono seguire laboratori sui prodotti tipici (ravioli del plin, tajarin, robiole di capra o di pecora e la famosa torta di nocciole) e sulla costruzione dei muri in pietra a secco. I terreni ospitano vigneti, campi – catalogo di varietà colturali rare e a rischio d’abbandono. Il terrazzamento è l’unica tecnica che permette la coltivazione dei versanti collinari con pendenze superiori al 30%.
Di fronte alla collina di Monteoliveto, dall’altra sponda del Bormida, sorge il convento di S.Francesco; fondato nel XIII secolo dal beato Guglielmo Rubone, predicatore francescano, cortemiliese seguace di S.Francesco d’Assisi. Il complesso è costituito dalla chiesa, che conserva frammenti di affreschi di gran pregio artistico e documentario, e dall’edificio conventuale. Della chiesa, ad una sola navata, sono individuabili due distinte sezioni: una posteriore, romanico-gotica, del XIII secolo, ed una barocca, anteriore, completata nel 1740, che comprendeva la facciata. Dismessa dal culto da decenni e recentemente restaurata, è utilizzata per eventi culturali, mostre e manifestazioni.
Nel centro di S.Michele, sulla piazza Oscar Molinari, sorge un’edificio quattrocentesco che fu palazzo civico di Cortemilia attraverso i secoli e subì diversi rimaneggiamenti nella struttura muraria, molto massiccia, conservando intatte le eleganti bifore dell’ultimo piano. Notevoli le volte a crociera del pianterreno, realizzate con pietre di fiume sapientemente legate tra loro. Divenuto sede di Pretura circondariale nel ‘900 conservò questo ruolo sino alla fine degli anni ’60 e continua a mantenerne il nome. Ora ospita la Biblioteca Civica di Cortemilia e sulla facciata è murata una lapide che riporta i livelli delle più gravi inondazioni subite dal paese.
Le associazioni di camminatori e di amatori di Mountain Bike hanno riaperto antichi sentieri che collegavano tra loro i paesi vicini. I percorsi sono vari e soddisfano tutte le esigenze: dalla passeggiata dopo pranzo al trekking impegnativo.

Di origini romane, è la capitale dell’Alta Langa e della nocciola Piemonte IGP, esaltata a fine agosto nella Sagra della Nocciola.
Il suo simbolo è la torre cilindrica, che si erge fra i ruderi del castello medievale, sulla collina che sovrasta il centro.
Il paese è diviso dal fiume Bormida in 2 borghi: S. Michele e S. Pantaleo che, sulle vie maestre, mantengono i porticati medievali.

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