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A Firenze conosce Luisa Stolberg, moglie del conte d’Albany, pretendente al trono d’Inghilterra, con la quale instaura una relazione che durerà tutta la vita.

Luisa Stolberg



”[...] Tale fu la fiamma che da quel punto in poi si andò a poco a poco ponendo in cima d´ogni mio affetto e pensiero, e che non si spegnerà oramai più in me se non colla vita. Avvistomi in capo a due mesi che la mia vera donna era quella, poiché invece di ritrovare in essa, come in tutte le volgari donne, un ostacolo alla gloria letteraria, un disturbo alle utili occupazioni, ed un rimpicciolimento direi di pensieri, io ci ritrovava e sprone e conforto ed esempio ad ogni bell´opera; io, conosciuto e apprezzato un sì raro tesoro, mi diedi allora perdutissimamente a lei.”

E’ il 1778 quando Alfieri decide di lasciare per sempre il Piemonte donando tutti i suoi averi alla sorella Giulia in cambio di una pensione annuale per stabilirsi in Toscana e poter pubblicare liberamente le sue opere. Il suo stile di vita si fa più sobrio: licenzia tutti i suoi servi, smette l’uniforme dell’esercito sardo (che aveva continuato a indossare anche dopo le dimissioni dal servizio perché lo rendeva più avvenente) per un abito turchinaccio la mattina e nero di sera, adotta una dieta frugalissima e inizia a scrivere molte tra le tragedie che lo renderanno celebre: L’Agamennone, L’Oreste, Maria Stuarda, L’Etruria vendicata, ecc...

Vittorio Alfieri



Alcuni “
dispiaceri domestici” iniziano a rendere difficile la relazione tra la Stolberg e Alfieri, e la donna si rifugia in un convento a Roma: l’Alfieri la raggiunge e per un certo periodo si inserisce nei circoli letterari romani: qui legge le sue tragedie a ristrette cerchie di nobili letterati in casa sua, in casa di Maria Pizzelli Cuccovilla (dove convenivano dotti e artisti italiani e stranieri: tra gli altri Alessandro Verri e il Monti, che nell’ascoltare la Virginia concepì desiderio di comporre sue tragedie) e in Arcadia, dove il 3 aprile dell’anno successivo leggerà il Saul e sarà acclamato arcade col nome di Filaerio Eratrostico.

L'attestato dell'Arcadia



Parte per un “pellegrinaggio letterario” nelle maggiori città italiane per far leggere i suoi scritti dai maggiori letterati italiani ed averne giudizio. Visita numerose tombe di poeti antichi come Dante, Tasso, Petrarca, Ariosto).

Nel 1784 la Stolberg ottiene la separazione legale dal marito e si trasferisce insieme con Alfieri nel Castello di Martinsbourg, nei pressi della città di Colmar: qui licenzia definitivamente Elia perché pare si fosse lasciato sfuggire indiscrezioni sull’incontro tra i due amanti, che Alfieri avrebbe voluto tenere segreto.

Luisa Stolberg e Vittorio Alfieri



Gli anni dal 1786 al 1788 sono anni in cui i due alternano periodi domestici di produzione letteraria e di visite ad amici comuni tra cui l’affezionato abate Caluso a viaggi di lavoro per la pubblicazione e stampa delle tragedie.