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Barbaresco

Sul confine del fiume Tanaro che separa Le langhe dal Roero, sorge il paese di Barbaresco, attorniato da colline coltivate a vigne, che tracciano i lineamenti di una terra che ondeggia, che si rincorre, che sfuma gradatamente in un’ordinata trama geometrica.

Proprio lì, ha il suo regno un vino dai requisiti speciali, il Barbaresco d.o.c.g: vino e paese, sono un tutt'uno inscindibile, e qui si produce circa la metà della produzione totale di Barbaresco.

La struttura del territorio è tipicamente collinare con punte variabili da 270 a 317 mt. sul livello del mare. Il terreno di cui è composto il territorio di Barbaresco nella sua massima parte appartiene a quella formazione geologica che si chiama "terreno tortoniano", caratterizzato da marne e sabbie straterellate, più comunemente chiamate “Rocche”, molto favorevoli alla coltivazione della vite.

L'insediamento urbano è caratterizzato da un concentrico che, raggruppato attorno alla sua antica torre, si allunga seguendo il degradare della collina. Al Concentrico fanno corona numerose borgate e frazioni nonchè un numero rilevante di case sparse, così sorte in origine a causa dell'esigenza degli abitanti di avere l'abitazione vicina al podere. Il nome di Barbaresco si fa derivare da "Barbaritium", termine usato dai romani fondatori di Alba Pompeia per designare un luogo occupato dai Barbari. I “barbari” erano in realtà i Liguri Stazielli, che sfuggivano ai Romani di Alba Pompeia rifugiandosi nelle selve di Barbaresco.

L'intera foresta era dedicata al Dio Marte, ma il luogo ove più specificatamente era adorato, era la valle chiamata dai Liguri "Martiningen". Il nome è giunto invariato fino ai giorni nostri: la zona detta "La Martinenga", nei pressi di sorgenti acque clorurato-sodiche, è anche indicata dalla tradizione come luogo di nascita di Publio Elvio Pertinace, nato nel 126 ed imperatore romano nel 193 d.C..

Come tutti i comuni delle langhe Barbaresco fu di volta in volta feudo dei Marchesi del Vasto, dei Boverio d'Asti, dei Marchesi di Cortemilia, possesso dei Marchesi di Busca e di quelli del Monferrato. È del 1631 il passaggio definitivo ai Duchi di Savoia.

Il simbolo del comune è la Torre del Bricco, alta 36 metri e recentemente restaurata, che svetta a ricordo dei tempi in cui Barbaresco era conteso tra Alba e Asti.

Barbaresco nelle parole di Beppe Fenoglio >

Barbaresco, il paese famoso per l’omonimo vino (che in generale poco attrasse Fenoglio) e l’antica e massiccia torre che domina la vallata del Tanaro era sede di un gruppo partigiano di diverso orientamento politico da quello in cui militava lo scrittore. Importanti luoghi fenogliani sono le Rocche sul Tanaro, sia per il fascino che sempre esse esercitarono, sia per l’obbligatorio passaggio del traghetto verso le colline d’oltretanaro.
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