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Il Parco Paesaggistico e Letterario
"Langhe Monferrato e Roero", attraverso
la vita e le opere di alcuni grandi autori del
Basso Piemonte (Beppe Fenoglio, Cesare Pavese,
Vittorio Alfieri, Augusto Monti, Giovanni Arpino
Davide Lajolo) offre ai visitatori una lettura
del paesaggio e dell'identità culturale locale.
A Beppe Fenoglio dobbiamo, oltre ad un vivido ritratto dell'umanità contadina di Langa, il racconto della Resistenza partigiana, una narrazione epica e priva di retorica della guerriglia sulle colline e delle inquietudini di una generazione.
Cesare Pavese, scrittore dall’esistenza amara e tormentata, aprì nuovi orizzonti culturali nella letteratura italiana del ‘900, pur mantenendo sempre un legame col mondo primigenio e autentico della Langa della sua infanzia.
Fautore della nuova stagione del teatro italiano del ‘700, Vittorio Alfieri infuocò le sue tragedie di alti ideali e insofferenza verso ogni tipo di oppressione e tirannia: un’arte cui si dedicò severamente per l’educazione civile e morale di un pubblico senza tempo. Scrittore, giornalista, politico DAVIDE LAJOLO
Dal Monferrato a Montecitorio, Davide Lajolo espresse la sua poliedrica personalità nella scrittura, nell’arte, nell’amore per ogni forma di cultura lontana dalla censura, nell’impegno civile come partigiano e deputato, con il rigore e la forza d’animo che distingue un uomo politico d’altri tempi.
Personaggio ruvido e ironico, Giovanni Arpino non fu solamente un brillante e raffinato scrittore, ma vivace polemista e cronista sportivo: un “narratore di storie” del suo tempo, abile nel muoversi con disinvoltura fra letteratura e giornalismo. Educatore e scrittore AUGUSTO MONTI
Augusto Monti fu un modello di rigore morale e fedeltà ai propri ideali per una generazione di intellettuali che con lui hanno condiviso la storia del XX secolo: una storia ripercorsa nelle vicende familiari de "I Sanssossì", il suo capolavoro.